LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Annalisa Scialpi
|
||||||
Ti sto cercando... Oh, non tu, amore verde rapa, tu servi solo come carne da fondamento o scheletro d'anatomia
è l'angelo che si è preso la tua sagoma minerale, per farmi ascendere nel lago celestiale!
Io e l'angelo con la tua carne come vestito, che bella vittoria sul destino!
Quest'angelo lo fece una donna, una donna libera e testarda che dormiva sognando il suo sogno più bello, a rompicollo sull'orlo della notte.
Quest'angelo è dolceamaro equilibrato come un pasto macrobiotico o una sinfonia di Beethoven, quest'angelo m'accende i cieli con lo schiocco delle dita
ed io sono donna in tutte le corolle accese di vie lattee, un'icona che prende fuoco come una torcia di lucciole.
Oh angelo, angelo, angelo, c'è molto di carnale in questo amore che danza con gli alberi la verità delle foglie secche
belle come i tramonti che lasciano una scia di sangue sul cielo, come il nostro desiderio nella vuota coppa, colma di noi.
C'è molto di sensuale in questo trastullarci di segreti bianchi come ciliegi in fiore, saggi come allodole
questi segreti che hanno il fiore del fuoco nelle radici e se la ridono dei bianconigli appesi alla mangiatoia del tempo.
Oh angelo, angelo, angelo! Siamo dei e il mondo ci esce dai lombi mentre, ubriaco di me, vuoti il Graal e dici avremo una discendenza di stelle,
là, sulla nuda brughiera che ci fece da madre e testimone; e noi, senz'acqua torbosa, scivoleremo puri come vergini spighe. |
|